Stati Generali del CONI, conclusa la due giorni

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"E' volontà del Coni essere sempre di più al centro della vita sociale, sportiva, economica, valoriale e, anche nel campo della salute, del Paese, ma occorre trovare le risorse economiche". Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, concludendo la due giorni di lavori al Salone d'onore del Coni per gli Stati Generali "Siamo una delle eccellenze del Paese", ha aggiunto, sottolineando però che le risorse di cui dispone il Coni si sono ridotte negli ultimi anni. Malagò ha poi ricordato alcune azioni intraprese nel corso degli ultimi anni, come quella di incrementare le risorse per la lotta al doping da 1,5 milioni l'anno a 3,5 milioni. Tra i molti gli argomenti trattati al Foro Italico, Rossana Ciuffetti ha illustrato gli ottimi risultati della Scuola dello Sport che lei dirige all'AcquaAcetosa; inoltre è stato fatto notare, nella relazione del procuratore generale dello sport, il generale Enrico Cataldi, che oltre la metà dei casi di inchieste nello sport riguardano il calcio: la Figc è fra tutte le Federazioni del Coni quella con più casi aperti, il 55% del totale. Hanno poi parlato i tre membri Cio (Carraro, Pescante, Ferriani), Pescante a fine anno lascia e il testimone passa a Malagò che potrebbe essere nominato già nell'ottobre del prossimo anno (al più tardi nel 2019, a Milano), dimostrando che l'Italia conserva un ruolo importante nello sport mondiale. Hanno parlato anche gli uomini che hanno fatto grande il Coni e la Coni Servizi, da Roberto Fabbricini a Carlo Mornati e Alberto Miglietta, e Diego Nepi ha spiegato inoltre come il marketing sia il "nostro Dna. Durante i Giochi di Rio abbiamo registrato 513 milioni di visualizzazioni sui social. Italia Team è diventato un prodotto di successo, ora vogliamo creare un vero network dello sport italiano. Va rafforzata la sinergia tra Coni, Federazioni, Enti e Discipline Associate. Attraverso la tecnologia avremo un network che nessuno ha. Grazie alla partnership con Alibaba andremo a vendere il nostro brand nel mondo". Le sovvenzioni che arrivano dallo Stato (oltre 400 milioni) non bastano: lo sport è macchina complessa, che però andrà registrata, gli sprechi non mancano in alcune Federazioni, i conflitti di interesse pure. Le conclusioni oggi sono state affidate a Giovanni Malagò, Paola Severino (ex ministro della giustizia) e Gianni Letta, strenuo difensore dell'autonomia dello sport. Hanno partecipato agli Stati Generali del CONI anche il ministro per lo sport Luca Lotti e il ministro per la salute Beatrice Lorenzin.