A due mesi dal Gavitello d’Argento-YC Challenge Trophy Bruno Calandriello

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Quarta edizione in arrivo per il Gavitello d’Argento-Yacht Club Challenge Trophy Bruno Calandriello, la competizione per squadre di club in programma a Punta Ala dal’8 all’11 giugno con organizzazione dello Yacht Club Punta Ala. A circa due mesi dall’evento, alcuni circoli presenti nelle edizioni precedenti hanno già dato la propria adesione e l’obiettivo dell’organizzazione è quello di raggiungere lo stesso numero di squadre dello scorso anno, magari con la presenza di qualche nuovo contendente.
Riconoscendo nello spirito di appartenenza al club un fattore indispensabile per partecipare ad una regata come il Gavitello d’Argento, il circolo presieduto dal Prof. Alessandro Masini, pur nel rispetto della tradizione è riuscito ad anticipare una novità importante e unica nel mondo dell’altura: il contemporaneo utilizzo dei sistemi di stazza ammessi. Dal 2018, infatti, al Campionato del Mondo d’altura, evento riconosciuto da World Sailing (Federazione Mondiale della Vela), è prevista la partecipazione sia con il sistema ORC che con quello IRC. Una soluzione innovativa per unire le due più grandi flotte di vela d'altura, in parte già messa in atto dallo YCPA nelle precedenti edizioni del Gavitello d’Argento-YC Challenge Trophy Bruno Calandriello, che ha trovato riscontro favorevole da parte dei club e degli armatori, che senza nessun vincolo possono partecipare all’evento scegliendo la formazione ritenuta migliore, mettendo cioè in campo due ORC e un IRC o viceversa. “Noi siamo sempre stati considerati una voce fuori dal coro nel panorama delle regate di altura, proprio in tema di regolamenti di stazza, ma colgo l’occasione per ribadire che il solo nostro scopo è quello di trovare, nel rispetto dei regolamenti, la massima soddisfazione per i nostri soci e per tutti gli armatori che vengono a regatare nel nostro fantastico arcipelago”, ha dichiarato Masini. “Quella dell’utilizzo dei due sistemi di stazza all’interno della medesima classifica non è altro che un’interpretazione di buon senso, in linea con le raccomandazioni che da tempo World Sailing fornisce in merito alle autorità nazionali. La storia è testimone del nostro impegno e i consensi ricevuti, anche a livello internazionale, sono il miglior premio per gli sforzi fatti. Alla nostra regata gli armatori partecipano impegnandosi all’interno di una squadra in una visione più collettiva con le loro barche, con i loro equipaggi di sempre. Questa è una caratteristica forse unica, della quale vado molto fiero”.