Tre ragazzi dell'Associazione Marinai d'Italia in navigazione da Genova a Trieste in difesa dell'ambiente marino

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Il Gruppo Marinai d’Italia di Terracina, istruttori di vela dell'Associazione Sportiva Dilettantistica "Oxygene Sail", membri della Tri-Este crew e soci onorari del Circolo Legambiente Terracina "Pisco Montano", ripone grande fiducia nei giovani e nelle potenzialità che gli stessi possono esprimere per la tutela e la salvaguardia di un bene prezioso come il mare. Tre giovanissimi soci del Gruppo Marinai d’Italia di Terracina: Simone CERVELLONI, Lapo SALVATELLI e Benjamin WENDER, amanti della vela e dell’andare per mare, sono i fautori di un ambizioso progetto denominato «CAMBIAVENTO». Il progetto consiste appunto nella circumnavigazione a vela dell’Italia in 60 giorni circa, toccando 40 porti (da Genova a Trieste) e percorrendo un totale di 1580 miglia nautiche. L’imbarcazione utilizzata una Este 24 dal nome “Pare Bella”, messa a disposizione dell’A.S.D. “Oxygene Sail”, ideatrice del progetto.

Con l’obiettivo di navigare ad impatto ambientale zero, i giovani contribuiranno alla raccolta dei dati sui rifiuti flottanti in mare, quale esempio di citizen science, attraverso l’utilizzo di un protocollo standardizzato, a livello europeo, il MedSeaLitter 2019 (già sperimentato a livello nazionale da ISPRA e altre associazioni/centri di ricerca come Legambiente), sotto il coordinamento del Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano”, da sempre molto attivo nel settore del marinelitter, che ne ha curato la formazione.

L’iniziativa sarà anche caratterizzata dalla realizzazione “in house” di brevi filmati che racconteranno dei momenti di vita di bordo, dei paesaggi costieri e di eventuali incontri con specie marine, dove il tutto verrà condiviso in “real time” attraverso l’utilizzo dei social network. Inoltre, saranno pubblicati video, con brevi lezioni di vela, che affronteranno buona parte dei principi riguardanti le tecniche di navigazione, partendo dai concetti base, fino ad arrivare, gradualmente, a quelle più avanzate. Infine, la possibilità, sempre tramite i social, di poter rendere partecipe il pubblico delle situazioni che l’equipaggio incontrerà nella navigazione. In sintesi, un viaggio interattivo finalizzato a far avvicinare ed appassionare le persone, soprattutto i giovani, ad uno stile di vita sano, coscienzioso ed improntato al rispetto di ciò che ci circonda e, contestualmente, contribuire a diffondere la conoscenza, la cultura e l’amore per il mare.

Aderiscono e supportano l’iniziativa l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia – Gruppo di Terracina, il Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano”, l’Associazione Sportiva Dilettantistica “Oxygene Sail” e la Farmacia Comunale di Terracina. Associazioni ed attività sempre al fianco dei giovani che ripongono negli stessi grande fiducia, specialmente per le potenzialità che i medesimi possono esprimere soprattutto per la tutela e la salvaguardia di un bene prezioso come il mare.

L’imperativo di questa impresa sarà, prima di ogni cosa, “navigare in sicurezza”.

ASPETTI TECNICI RELATIVI ALL’APPLICAZIONE DEL PROTOCOLLO “MEDSEALITTER 2019”

Il viaggio dei tre giovani - soci del Gruppo Marinai d’Italia di Terracina, istruttori di vela dell’Associazione Sportiva Dilettantistica “Oxygene Sail”, membri della TriEste Crew e soci onorari del Circolo Legambiente “Pisco Montano” di Terracina - previsto per Luglio 2021, si è trasformato in qualcosa di più. Il progetto ha preso forma come attività di citizen science, quando i ragazzi hanno contattato il Circolo Legambiente di Terracina “Pisco Montano”, con l’idea di raccogliere i rifiuti flottanti che avrebbero incontrato durante la loro navigazione, per consolidare il concetto di “rispetto del mare e salvaguardia dell’ecosistema”. Concetto fondamentale alla base anche delle lezioni e promozione tramite i social previste durante il viaggio.

Per improntare l’attività da un punto di vista scientifico, il Circolo Legambiente di Terracina “Pisco Montano”, ha deciso di proporre il monitoraggio dei rifiuti flottanti tramite il protocollo MedSeaLitter (già sperimentato a livello nazionale da ISPRA e altre associazioni/centri di ricerca, come Legambiente), come esempio di citizen science, con l’obiettivo di contribuire al quadro conoscitivo sul problema del Marine Litter, utilizzando appunto un protocollo standardizzato a livello europeo.

Il protocollo per il floating litter prevede il monitoraggio di tali rifiuti tramite “visual census” su un’area di 2/3 km2 per stagione. Il metodo è quello del transetto lineare che prevede la registrazione degli oggetti che ricadono all’interno della striscia di osservazione, per restituire così un dato di densità (numero di oggetti/km2) su un’area di campionamento, data dalla lunghezza del transetto per la larghezza della striscia di osservazione.

La collaborazione con il Circolo Legambiente di Terracina “Pisco Montano”, iniziata a Novembre 2020, ha previsto, oltre alla stesura del progetto e definizione delle attività a livello logistico, vari incontri di formazione e preparazione all’attività scientifica curati dalla Dott.ssa Annalaura ROSSI, ecologa e referente “Educazione Ambientale” del Circolo. Sono stati svolti anche 2 incontri pratici, con la presenza di operatori dell’Accademia del Leviatano, prestigiosa associazione dedicata alla conservazione dell’ambiente marino.

I primi incontri in merito all’attività di monitoraggio è stato finalizzato ad illustrare il metodo e definire lo sforzo necessario per la raccolta dati con incontri sempre più di carattere tecnico (determinazione e conoscenza degli errori e oggetti da campionare e le modalità di restituzione dei dati. I ragazzi si sono mostrati entusiasti ed al fine di coprire almeno 0,14 km2 al giorno con transetti paralleli alla costa (per quanto le condizioni lo permettano)*, ad una velocità di circa 5 kn, dedicando 3 ore al giorno all’attività. Per coprire così un totale di circa 6 km2 per i 60 giorni previsti dal progetto.

Alla fine del progetto, il Circolo Legambiente di Terracina, avrà a disposizione gli elementi necessari per fare un quadro generale su 2 aree distinte; quella dell’Adriatico e quella del Tirreno. I dati saranno rappresentativi dello specchio d’acqua tra le 3 e le 6 Mn del GSA in cui risultano raccolti.

 

Il progetto CAMBIAVENTO