Nuova tavola olimpica iQFOiL, come è andato il Mondiale d’alta quota a Silvaplana (SUI)

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Vela Olimpica

TRE ANNI A PARIGI 2024 – Per il nuovo windsurf foiling è l’anno zero. Prime impressioni, primi commenti, la classifica finale degli Italiani, le considerazioni del tecnico FIV Adriano Stella. Al CICO attesa una presenza boom


Si è concluso a Silvaplana (Engadina, Svizzera) il Mondiale 2021 dell’iQFOiL, la nuova tavola a vela Olimpica foiling per Parigi 2024. 160 maschi e 72 femmine hanno dato vita al campionato in condizioni di vento variabile ma tendenzialmente teso, con temperature fredde sul lago Svizzero in alta quota. Trattandosi di una nuova disciplina Olimpica, che raccoglie un interesse crescente da un gran numero di atleti del mondo windsurf, c’è attenzione e curiosità per verificare gli ultimi sviluppi tecnici, inclusi il formato e i percorsi innovativi.

Da osservare il marcato travaso di atleti dal windsurf Olimpico RS:X, anche se al  momento i migliori interpreti della disciplina non si sono ancora affacciati all’iQFOiL  dopo la partecipazione a Tokyo 2020. Dalle prime osservazioni di quanto accade in acqua si nota che, con la crescita netta di livello imposta dallo status Olimpico, il vantaggio iniziale degli specialisti della tavola volante si va assottigliando.

IL FORMAT DIPENDE DAL VENTO - Con vento compreso tra 5 e 15 nodi si corre su un percorso che può essere a Slalom, o classico a scendere o con traverso e poppa. Con vento superiore si corre il Course, un bastone classico. Nel range di vento tra 10 e 15 nodi la scelta è in base a come si è gareggiato il giorno precedente. Poi c’è la Marathon, che però non viene disputata sul lago di Silvaplana per mancanza di spazi (il target time è di circa 60 minuti di gara e qui si dovrebbero fare circa 12 giri di lago).La Medal Race coinvolge i primi 12 atleti, con Quarti di finale, Semifinale e Gran Finale. La classifica finale prima della Medal Race assegna 3° e 4° posto direttamente in Semifinale, mentre 1° e 2° sono in Grand finale. Per i Quarti gareggiano le tavole dal 5° al 12° posto e avanzano in semifinale i primi 4 della heat. La semifinale è dunque a 6 e ne avanzano 2 che corrono la Gran Finale.

L’Italia, paese di grande tradizione nel windsurf Olimpico, sta rispondendo bene all’introduzione della nuova disciplina in termini di interesse e di numeri. Al Mondiale di Silvaplana sono presenti 11 atleti in campo maschile e 3 atlete in campo femminile.

Nel finale del campionato ci sono stati alcuni squilli da qualche azzurro, vittorie e piazzamenti di manche da parte di Matteo Iachino, Nicolò Renna, che ha sfiorato il podio Under 21, e Giorgia Speciale. Inoltre il gruppo italiano, oltre a essere molto coeso, è giovanissimo: nella Silver maschile, Modena e Gavioli sono 2005 e 2006, e tra le ragazze la Oprandi è 2006. Infine è un buon segnale considerare che nella classifica per nazioni l’Italia è comunque tra le prime dieci.

Entrambi i titoli maschile e femminile vanno alla Francia: tra gli uomini Nicolas Goyard (fratello di Thomas, argento olimpico RS:X a Tokyo 2020) e tra le donne Helene Noesmoen, entrambi specialisti della categoria.

I PIAZZAMENTI FINALI DEGLI ITALIANI – In campo maschile, dopo un totale di 12 prove (e con 3 scarti) tra qualifiche, flotte Gold e Silver, semifinali e finali, questi i piazzamenti finali degli italiani:

23 Nicolò Renna (il gardesano conclude 4° tra gli Under 21); 27 Luca Di Tomassi; 30 Matteo Iachino; 41 Daniele Benedetti; 61 Jacopo Renna; 69 Antonino Cangemi; 75 Francesco Scagliola (fin qui tutti in flotta Gold); 81 Manolo Modena; 93 Daniel Slijk; 97 Riccardo Onali; 101 Jacopo Gavioli.In campo femminile le prove disputate sono 17 (con 3 scarti), queste le posizioni delle Italiane sul totale di 72 concorrenti: 27 Giorgia Speciale; 51 Sofia Renna; 63 Linda Oprandi.

LE CONSIDERAZIONI DEL TECNICO FIV ADRIANO STELLA - “La nuova tavola olimpica foiling sta riscuotendo grande interesse, nel mondo e anche in Italia. Qui avevamo 14 Italiani tra maschi e femmine. La vera novità alla quale assistiamo è numerica: iQFOiL richiama un numero di atleti molto elevato, e anche le nostre osservazioni si basano su una platea vasta. E’ un momento bello e interessante, sia per gli atleti, perché c’è lo stimolo a migliorarsi per conquistare la maglia azzurra, sia per i tecnici”.“Per quanto riguarda i risultati, siamo dove pensavamo di essere a questo punto, dopo un ciclo Olimpico in RS:X che ci ha visti protagonisti e che è culminato con un quinto e un quarto posto a Tokyo 2020. Purtroppo i nuovi materiali sono stati distribuiti nelle varie Nazioni con tempi diversi e noi siamo partiti svantaggiati. Il lavoro in questa fase è prima di tutto adattarsi al nuovo mezzo, poi si scenderà nei dettagli.

"La crescita numerica porta con sé una situazione articolata, stanno provando a passare su iQFOiL anche atleti che gareggiano nei mondi del windsurf professionistico, attirati da una nuova disciplina Olimpica di taglio moderno. Non a caso si vedono ancora pochissimi dei protagonisti della tavola RS:X, complice la fine delle Olimpiadi di soli quindici giorni fa, e molti volti nuovi e specialisti del foil. Tante cose sono nuove, dalla partenza a 25 nodi, ai percorsi, ai formati. E anche le gerarchie tecniche sono tutte da scrivere. Di sicuro, la scuola italiana nel windsurf ha una lunga storia e questo conta, noi ci siamo! E’ stato un Mondiale numero zero, da qui parte tutto, il prossimo appuntamento per noi saranno i Campionati Italiani delle Classi Olimpiche sul Garda, dove mi aspetto una larga partecipazione. E poi l’Europeo a ottobre a Marsiglia.”

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